Nel vostro bighellonare nei vicoli delle città avete mai notato, affissi sugli sportellini del gas, volti iconici, nati dalla maestria di artisti senza tempo, e personaggi contemporanei, che fanno parte dell’immaginario collettivo, immersi nell’acqua e con la maschera da sub?
Vi siete chiesti chi è l’autore? Perché vi guardano da lì?
Vi presento Blub: “l’artista della maschera”.
La prima opera di Blub che ho visto è stata la Venere di Botticelli, con la maschera.
L’ho vista e mi sono sentita a casa.
Il mare per me è vita, passione, felicità. La Venere con la maschera di Blub incarna la bellezza di una sirena, che ci porta in un mondo incantato e che ci permette di vedere “il mondo con occhi nuovi”.
Blub ha scelto la maschera per portare personaggi famosi del passato e del presente nel suo mondo fatto di acqua, di bolle, di leggerezza, di purezza, ma anche di forza, resilienza, adattamento. La maschera quindi diventa il mezzo per aprire la nostra mente a nuove possibilità.
Chi è l’artista?
Non si sa chi si nasconda esattamente dietro lo pseudonimo Blub; le notizie sull'artista sono scarne. Proviamo a fare luce su questo Street Artist originale e inaspettato.
Blub è fiorentino; ha iniziato il progetto che lo ha reso famoso nell'estate del 2013 a Cadaqués, in Catalogna, nel paesino di pescatori particolarmente amato da Salvador Dalì, per gioco, ritraendo il figlio di una amica con la maschera da sub su uno sportellino del gas. Fu un grande successo.
Rientrato a Firenze riprese il progetto nel novembre 2013 in occasione dell’anniversario
dell’alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, quando l’Arno straripò sommergendo d’acqua strade, interni di abitazioni, negozi, bar, musei e numerose opere d’arte. I quadri che vennero ritrovati e messi in salvo sono diventati l’emblema dell’"arte che non affoga", progetto che il 5 novembre 2013 Blub ha trasformato in “L’arte sa nuotare”.
“In ogni crisi c’è un’opportunità”: questo suggeriva Blub.
La sua idea era di dare un’anima più colorata alla sua città natale e di portare l’arte dai musei direttamente in strada, alla portata di tutti. Ma come? Inizialmente dando una nuova vita agli sportellini del gas o della luce più vecchi e tenuti male. Dipingeva le sue opere, le scansionava e di notte le incollava sugli sportellini con una colla di farina.
Il giorno dopo, i fiorentini e i turisti passeggiando per le strade si imbattevano in personaggi di arte classica immersi sott’acqua e ritratti con una maschera, su uno sfondo blu.
Il progetto venne successivamente adattato a Venezia: il messaggio era forte e chiaro: una riflessione sul futuro della città veneta. L’arte in questo caso deve saper nuotare per forza e noi non dobbiamo farla annegare.
Da lì incominciò a portare le sue opere a Roma, Ravenna, Lucca, Pisa, Mantova, ma anche Barcellona, Amsterdam, Stoccolma, Lisbona, Parigi e persino Rio de Janeiro. Il suo viaggio creativo ha avuto un’eco internazionale testimoniata dalla copertina dedicata da Vanity Fair nel 2017.
Nel suo percorso temporo-spaziale il tema si è ampliato.
Chiunque nella vita ha passato periodi di difficoltà: lavorativa, personale, economica… da questi momenti nei quali si ha la sensazione di “annegare” si può uscire, affrontando la realtà e rimanendo a galla.
La maschera diventa così il simbolo della salvezza, che permette di respirare anche quando le pressioni sociali e le crisi rendono la vita più dura e opprimente. Insomma, è proprio quando ci si sente sopraffatti e con l’acqua alla gola che non bisogna lasciarsi abbattere.
La poetica di Blub è strettamente connessa all’acqua. Secondo l’artista dall’elemento acqua nasce la vita, il lato nascosto della materia; accettazione ed accoglienza sono i cardini della rinascita. Sott’acqua non c’è peso, il tempo si ferma, i pensieri se ne vanno e ci si sente in simbiosi con questo elemento, in un’altra dimensione. In questa dimensione sospesa Blub ripropone i personaggi che con il loro esempio hanno lasciato un segno di grandezza che sopravvive ancora oggi. Senza tempo. I personaggi che ritrae hanno un valore simbolico positivo, sono stati attivi nei vari campi artistici, letterari, musicali del passato e del presente Dante, Leonardo, Verdi, Freddie Mercury, Dalì,; oppure sono icone senza tempo nate dalla fantasia di grandi artisti, pittori e disegnatori: la Venere di Botticelli, la Ragazza con il Turbante, Biancaneve e il Principe Azzurro.
Oltre all'idea di fondo, quello che affascina del progetto “L’arte sa nuotare”, e che differenzia Blub da molti street-artist, è che egli non vuole polemizzare contro la società (“perché in fondo la società siamo noi”, sostiene) approcciandosi in modo critico e negativo alla realtà; quello che attrae irrimediabilmente è che Blub sente la necessità di far nascere un sorriso e donare un momento di felicità agli spettatori.
Imparare a nuotare con la maschera diventa come ballare sotto la pioggia.
Da questa idea al “vedere il mondo con occhi nuovi” il passaggio è breve: una tema che accomuna il mondo della subacquea, gli amanti del mare e tutti noi, popolo Fias.
ADORO